Tacchi a spillo

Titolo originale: Tacones lejanos (Spagna, 1991)

Regia: Pedro Almodovar

Cast: Victoria Abril, Miguel Bosè, Marisa Paredes

Genere: Commedia, drammatico

Trama: Il film si concentra sull’intricato triangolo amoroso tra Manuel (ricco produttore televisivo), Becky (famosa cantante sempre in giro per il mondo) e Rebecca (annunciatrice televisiva, moglie di Manuel e figlia di Becky). Molto importante nella vita di Rebecca, per cercare di supplire al mancato rapporto con la madre, è la figura di Femme Letal, una donna transgender divenuta famosa per le sue imitazioni di Becky. Una notte Manuel muore nel suo chalet e un giudice inizia a indagare sul caso, senza credere alla confessione di colpevolezza che Rebecca fa in diretta TV.

Note: Vince l’Oscar come Miglior film straniero nel 1992 e il Cèsar nel 1993.

Tales of the City

Titolo originale: Tales of the City (USA, 2019)

Ideata: Lauren Morelli, Armistead Maupin e Laura Linney

Regia: Alan Poul

Cast: Laura Linney, Ellen Page, Olympia Dukakis, Paul Gross, Murray Bartlett, Barbara Garrick, Charlie Barnett, Garcia, May Hong

Genere: Drammatico, sentimentale, commedia

Trama: Tales of the City è una miniserie di Netflix ispirata dai libri di Armistead Maupin, scritti tra il 1978 e il 2014. La serie ha inizio con il ritorno a San Francisco di Mary Ann Singleton che, dopo aver trascorso 20 anni in un piccolo paesino della East Coast nel tentativo di costruirsi una vita apparentemente perfetta, vittima di una crisi di mezza età, torna nella sua amata comunità. Li ritrova gli amici di un tempo Anna Madrigal e Michael Tollive e cerca di recuperare il rapporto con sua figlia Shawna e l'ex marito Brian. Ma il civico 28 di Barbary Lane non è più come lo aveva lasciato: adesso ci abita una nuova generazione di inquilini gay e transgender, tutti impegnati nell'affrontare le stesse insicurezze che anche lei, alla sua età, aveva vissuto, anche se con mezzi e modalità diverse.

Note: In Italia la miniserie TV è andata in onda su Netflix nel giugno 2019.

Tangerine

Titolo originale: Tangerine (USA, 2015)

Regia: Sean Baker

Cast: Kitana Kiki Rodriguez, Mya Taylor, James Ransone, Mickey O'Hagan, Karren Karagulian

Genere: Commedia, drammatico

Trama: È la vigilia di Natale a Tinseltown, e la prostituta transgender Sin-Dee è tornata nel suo quartiere dopo essere stata in carcere. Dopo aver sentito che il suo ragazzo-protettore non le è stato fedele durante i 28 giorni in cui era assente, Sin-Dee e la sua migliore amica, Alexandra, si imbarcano in una missione, alla ricerca del ragazzo di Sin-Dee e per verificare il pettegolezzo. La loro travolgente odissea le condurrà attraverso varie sottoculture di Los Angeles.

Note: Il film è stato girato interamente con tre smartphone iPhone 5s. Presentato il 21 novembre 2015 al Torino Film Festival.

La Tarantina

Titolo originale: La Tarantina (Italia, 2016)

Regia: Fortunato Calvino

Cast: Carmelo Cosma, Antonella Morea, Stefano Ariota, Antonio Clemente, Massimo Finelli, Rita Montes, Carlo Liccardi 

Genere: Documentario

Trama: I ricordi, spesso duri e dolorosi ma venati di malinconia, della Tarantina, femminiello che ha passato gran parte della sua vita tra i vicoli e i bassi napoletani: l'arrivo nella Napoli del secondo dopoguerra, vista con gli occhi di un ragazzino ancora minorenne, l'avvio alla prostituzione, la persecuzione della polizia, la partenza per Roma, dove ha vissuto la sua personale e trasgressiva dolce vita, conoscendo Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e Laura Betti. Ma anche le violenze subite, lo sfruttamento e la perdita di tante amiche. Un film documento, punteggiato di momenti di fiction, su un personaggio vitale nonostante gli ottant'anni ormai raggiunti, memoria storica di un mondo che va ormai scomparendo. Ad arricchire la narrazione momenti tratti dai testi teatrali Vico Sirene, Pelle di seta e La camera dei ricordi di Fortunato Calvino.

Transamerica

Titolo originale: Transamerica (USA, 2005)

Regia: Duncan Tucker

Cast: Felicity Huffman

Genere: Drammatico

Trama: La storia si concentra sulla nascita del rapporto tra Bree – raffinata e colta donna transgender in attesa dell'intervento di chirurgia affermativa di genere che lavora in un fast food e risparmiando il più possibile per pagare l'operazione – e il figlio Toby. Bree non sapeva neppure di avere un figlio finché non riceva una telefonata dallo stesso che le chiede aiuto. Toby, in realtà, cercava suo padre. Bree, sconvolta dalla notizia e volendo rompere con il passato, inizialmente non è intenzionata a incontrare il figlio. La psicoterapeuta, però, è contraria e decide di non firmare l'autorizzazione per l'intervento finché Bree non avrà conosciuto il figlio a fondo. È così che i due si incontrano e, insieme, affrontano un viaggio che percorre gli Stati Uniti e le loro vite.

Note: Per questo film Felicity Huffman è stata nominata per l'Oscar alla miglior attrice e ha ottenuto il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico.

Transparent

Titolo originale: Transparent (USA, 2014)

Ideata:Jill Soloway

Regia: Jill Soloway

Cast: Jeffrey Tambor, Amy Landecker, Jay Duplass, Gaby Hoffmann, Judith Light, Kathryn Hahn

Genere: Commedia

Trama: Transparent è una serie tv statunitense che segue le vicende di una tipica famiglia americana che si trova ad affrontare la confessione del capofamiglia che rivela improvvisamente di essere una persona transgender.

52 Tuesdays

Titolo originale: 52 Tuesdays (Australia, 2014)

Regia: Sophie Hyde

Cast: Tilda Cobham-Hervey, Del Herbert-Jane, Beau Travis Williams, Imogen Archer, Mario Spate

Genere: Drammatico

Trama: Il film racconta il complesso moto interiore della sedicenne Billie, inizialmente sconvolta dalla dichiarazione della madre Jane di intraprendere un percorso di transizione da donna a uomo. I temi centrali sono la famiglia e la ricerca d’identità, e nonostante i conflitti, tutti i protagonisti resteranno connessi attraverso il reciproco amore, che vincerà su tutte le complicazioni del caso.

Note: La pellicola ha vinto due premi alla Berlinale 2014 e il premio come miglior film internazionale al Sundance 2014.

Tutto su mia madre

Titolo originale: Todo sobre mi madre (Spagna, 1999)

Regia: Pedro Almodóvar

Cast: Penélope Cruz, Candela Peña, Marisa Paredes, Fernando Fernán Gómez

Genere: Drammatico

Trama: Il film inizia a Madrid, con la morte di Esteban, figlio diciassettenne della protagonista Manuela; la donna aveva da sempre nascosto al figlio l'identità del padre, nonostante il grande desiderio del ragazzo di conoscerlo. Per soddisfare, seppur troppo tardi, l'ultimo desiderio del figlio, Manuela si reca a Barcellona alla ricerca del suo ex compagno, oraora donna transgender che si fa chiamare Lola. A Barcellona Manuela ritrova un’amica di vecchia data, Agrado, anch'essa donna transgender che vive prostituendosi. Dopo quell’arrivo nella capitale catalana, la vita e le vicende dei diversi personaggi si intrecciano indissolubilmente tra presente e passato.

Note: Il regista ha dichiarato che il film rappresenta “la normalità di fine secolo...La normalità non va guardata con tolleranza, ma con naturalezza. La tolleranza implica un giudizio morale imposto da fedi politiche o sociali. La naturalezza, invece, riflette semplicemente la normalità”.
Il film termina con una dedica: “A Bette Davis, Gena Rowlands, Romy Schneider… A tutte le attrici che hanno fatto le attrici, a tutte le donne che recitano, agli uomini che recitano e si trasformano in donne, a tutte le persone che vogliono essere madri. A mia madre”. Il film è stato girato in meno di due mesi. 
Il titolo è un omaggio al film All About Eve del 1950 (Tutti contro Eva) e in una scena iniziale Manuela e il figlio guardano in televisione proprio questo film. Viene più volte citato anche "Un tram che si chiama Desiderio".
Il film è stato pluripremiato. Si ricordano, tra gli altri: Premio Oscar 2000, come Miglior film straniero, Golden Globe 2000 come Miglior film straniero, Premio BAFTA 2000 come Miglior film straniero e Migliore regia, Festival di Cannes 1999: Prix de la mise en scène, Premio della giuria ecumenica, Nomination Palma d'oro.