Letteralmente "nome morto" ovvero il nome registrato alla nascita di una persona transgender che la persona non usa più per riferirsi a sé stessa.

Termine riferito all’atto, intenzionale o meno, di riferirsi a una persona transgender con il nome registrato alla nascita, ovvero il suo deadname.

Termine che sta a indicare una persona che sente solo una parziale identificazione con un’identità di genere.
1. Demigirl / demiwoman / demifemale è la persona che si identifica parzialmente come donna, quale che sia il genere assegnato alla nascita.
2. Demiboy / demiguy / demiman / demimale è la persona che si identifica parzialmente come uomo, quale che sia il genere assegnato alla nascita.

Persona transgender che decide di interrompere il proprio percorso di affermazione di genere (o di transizione).

Il termine “detransizione” è utilizzato per descrivere due tipi di situazioni. Nel primo caso, la persona smette di identificarsi nel genere nel quale si riconosceva dopo aver effettuato un percorso di affermazione di genere di tipo sociale, legale o medico. Questa decisione può ad esempio comportare l’interruzione dell'assunzione di ormoni e la richiesta di un nuovo nome e/o pronome.  Nel secondo caso, la persona non cambia la propria identità di genere, ma interrompe il proprio percorso di affermazione di genere a causa di problemi di salute, mancanza di supporto sociale/familiare o insoddisfazione relativa ai risultati raggiunti.

Per il significato vedi "Disordini dello Sviluppo del Sesso". L’espressione “Differenze dello Sviluppo del Sesso” è stata introdotta successivamente a quella di “Disordini dello Sviluppo del Sesso” che è stata molto contestata dal movimento intersex in quanto patologizzante. Così, l’attivismo intersex e una parte della comunità scientifica spinge per sostituire al termine di "disordine" quello di "differenze". L'acronimo viene talora indicato con le lettere minuscole per distinguerlo dall'acronimo DSD quando utilizzato per indicare i Disordini dello Sviluppo del Sesso.

Condizione che indica la sofferenza clinicamente significativa e/o la compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre importanti aree associata all'incongruenza tra il genere esperito/espresso da un individuo e le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie (la disforia di genere è inclusa come categoria diagnostica nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) quinta edizione, 2013). Soltanto alcune tra le persone transgender presentano disforia di genere nella loro vita.

Definizione medica, oggi considerata stigmatizzante, per indicare le condizioni congenite (ovvero presenti fin dalla nascita) in cui lo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o anatomico è atipico. La terminologia in questo campo è in continua evoluzione con una costante attenzione verso l’uso di un linguaggio il più inclusivo possibile di cui sono esempi le espressioni “Differenze dello Sviluppo del Sesso” e “Variazioni delle Caratteristiche del Sesso”.               

Persone con sesso assegnato alla nascita femminile che si vestono e truccano da uomini in modo esagerato e caricaturale, ma sempre spettacolare, nell’ambito di una performance.

Persone con sesso assegnato alla nascita maschile che si vestono e truccano da donne in modo esagerato e caricaturale, ma sempre spettacolare, nell’ambito di una performance.