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L’ambito lavorativo si mostra di particolare criticità per le persone transgender in ogni sua fase, dall’accesso alle condizioni lavorative fino alla fase conclusiva (ad es. il licenziamento o le dimissioni). Le persone transgender sono tra le più marginalizzate ed escluse dal mondo del lavoro. Una tutela efficace contro questa gravissima stortura potrebbe essere quella di prevedere anche l’identità di genere tra le caratteristiche personali considerate “svantaggiate” e a rischio di discriminazione, cui garantire sostegno nell’ambito della formazione e del lavoro. Un altro passo dovrebbe essere la creazione di un ambiente inclusivo e rispettoso delle diversità. Si pensi alle azioni che possono mitigare lo stato di disagio di chi viva il percorso di affermazione di genere, quali il riconoscimento della possibilità di utilizzare il nome di elezione sia nel tesserino identificativo sia nei documenti interni.

  • Consentire alle persone in transizione il cambio di genere e nome nei documenti interni (indirizzo email, badge identificativo, rubrica telefonica, sito web, documenti interni), senza attendere la fine del percorso di affermazione di genere e la modifica anagrafica.
  • Consentire alle persone in transizione di indossare l’abbigliamento che ritengono più consono al genere percepito.
  • Prevedere meccanismi organizzativi inclusivi sul luogo di lavoro, come ad esempio:
    • la possibilità di un abbigliamento neutrale per quanto riguarda il genere, nei casi in cui sia previsto un diverso abbigliamento per uomini e per donne
    • l’utilizzo di un linguaggio inclusivo nel materiale promozionale, sui siti, nelle forme di comunicazione collocate nelle sale d’attesa, nei bollettini aziendali e nelle newsletter aziendali o rivolte all’esterno, così da creare un ambiente di lavoro accogliente e inviare un messaggio sull’inclusione dei lavoratori transgender.
  • Redigere e adottare linee guida o regolamentari interni per dipendenti in transizione e più in generale sulla gestione della diversità legata all’identità di genere nell’ambito lavorativo.
  • Consentire a chi è in transizione l’utilizzo di servizi igienici e spazi comuni corrispondenti alla identità di genere della persona.
  • Adottare specifici programmi di Diversity and Inclusion oggi facilmente reperibili nel mercato nazionale.
  • Nelle attività di promozione della propria realtà aziendale, prestare attenzione a non veicolare immagini stereotipate e che possono, sia pure indirettamente, stigmatizzare la condizione transgender.
  • Realizzare attività formative per i propri dipendenti di ogni livello sui temi legati all’identità di genere e alla diversità in generale.

C. D’Ippoliti, A. Schuster (a cura di), DisOrientamenti, cit., 160 ss.

La condizione transessuale: profili giuridici, tutela antidiscriminatoria e buone pratiche, Quaderni dei Diritti - 2017.

Infotrans è un progetto finanziato nell'ambito del PON Inclusione con il contributo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020

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Email: info@infotrans.it
Sito istituzionale ISS
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